Le garanzie bancarie nei contratti di credito: natura giuridica, condizioni di validità e implicazioni pratiche nel contesto tunisino

11.03.2025,Garanzie bancarie nei contratti di credito in Tunisia

Nel quadro del diritto bancario tunisino, il ricorso a garanzie bancarie rappresenta uno strumento fondamentale per assicurare la concessione del credito da parte degli istituti finanziari. Ogni volta che una banca accorda un prestito, essa cerca di tutelarsi contro il rischio di insolvenza esigendo una forma di garanzia del credito, atta a facilitare il recupero delle somme in caso di inadempimento contrattuale.

Le garanzie bancarie in Tunisia si fondano su strumenti accessori all’obbligazione principale, e si distinguono tra garanzie personali e garanzie reali. Le prime consistono in un impegno di un soggetto terzo a rispondere in caso di inadempimento (come nel caso della fideiussione bancaria), mentre le seconde vincolano un bene specifico (mobile o immobile) a favore del creditore (es. pegno o ipoteca bancaria).

Nel contesto tunisino, la fideiussione è regolata dal Codice delle Obbligazioni e dei Contratti, e richiede un atto scritto, l’indicazione dell’importo garantito e la definizione chiara dell’obbligazione. Essa può essere semplice o solidale, a seconda del grado di responsabilità attribuito al garante.

Tra le garanzie reali, il pegno si applica a beni mobili, mentre l’ipoteca si applica a beni immobili. Quest’ultima è efficace solo a seguito di trascrizione presso il registro fondiario tunisino, ed è soggetta a un rigoroso regime pubblicitario che ne garantisce l’opponibilità ai terzi. Entrambe le forme attribuiscono al creditore diritti di prelazione e sequela.

Un ruolo crescente è svolto dalla garanzia autonoma bancaria, nota anche come lettera di garanzia, particolarmente utilizzata nei contratti pubblici, nelle commesse internazionali e nei rapporti d’affari tra imprese. Si tratta di un impegno scritto e irrevocabile della banca a pagare una determinata somma al beneficiario, su semplice richiesta, senza necessità di prova dell’inadempimento del debitore. Questo strumento, pur non previsto espressamente dal codice tunisino, trova legittimazione nell’autonomia contrattuale ed è conforme agli usi bancari internazionali (es. URDG 758 della Camera di Commercio Internazionale).

Perché una garanzia bancaria sia valida, essa deve rispettare requisiti essenziali: forma scritta, determinazione dell’obbligazione garantita, capacità delle parti, e – per le garanzie reali – idonea pubblicità. In mancanza di questi requisiti, la garanzia bancaria può risultare nulla o inefficace.

Le parti contrattuali sono soggette a obblighi precisi. Il debitore garantito deve preservare il valore del bene dato in garanzia; il creditore, ovvero la banca, deve agire con buona fede, informare il garante su eventuali modifiche sostanziali del contratto e agire nei limiti della garanzia. Il garante, una volta adempiuto, ha diritto alla surrogazione nei diritti del creditore.

Non mancano, tuttavia, criticità giuridiche: abusi nella richiesta di garanzie sproporzionate, uso eccessivo di fideiussioni omnibus, garanzie sovrapposte su uno stesso bene che generano conflitti tra più creditori. Questi aspetti rendono necessario l’intervento di una consulenza legale esperta.

Le garanzie bancarie nei contratti di credito in Tunisia sono strumenti potenti, ma devono essere utilizzate con attenzione, trasparenza e equilibrio. Il loro buon uso contribuisce alla tutela del credito, alla fiducia nei rapporti bancari e alla stabilità del sistema finanziario.

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